Uova alla bella Rosina
Il viaggio non può che partire dal Piemonte di Vittorio Emanuele con questo delizioso antipastino che la bela Rosìn, Rosa Vercellana, preparava a re Vittorio di cui fu amante e poi sposa morganatica.
Tomini piemontesi tricolori
Dopo il matrimonio morganatico Vittorio Emanuele concedette alla bela Rosìn il titolo di Contessa di Mirafiori. Forse per ricompensarla di questo altro antipasto.
Uova in camicia rossa
La cronaca ci ha trasmesso l'elenco dei beni che Garibaldi si portò via con sè da Napoli dopo l'impresa delle camicie rosse:
- 800 gr di caffè (forse in ricordo della sua Anita che era brasiliana)
- 800 gr di zucchero (dalle parti di Caprera, forse, non si trovava)
- Un po' di stoccafisso (pare che ne andasse matto)
- 200 lire, che gli misero quasi a forza in tasca. Altrimenti sarebbe ripartito senza una lira; comumque ritornò a casa più povero che alla partenza.
Spaghetti ai due pesti
Garibaldi partì da Quarto il 5 maggio del '60 e sbarcò a Marsala l'11 maggio
Cotolette tricolori
Crostata di ricotta alla romana
Garbaldi presa Napoli (vi entrò con soli altri 5 compagni d'armi in quanto il re Francesco II se ne era andato) avrebbe voluto proseguire per Roma per gustarsi questa crostata con la ricotta. Ma le cose andarono diversamente...